Qualcuno ha detto che bisogna avere una certa predisposizione per mangiare una zuppa. Niente di più vero. Non siamo abituati ad apprezzare le zuppe nel nostro territorio. Sono un piatto tipico dei paesi del nord, per affrontare le temperature basse, ma io le adoro e mi piace prepararle con i
loro lunghi tempi di cottura, con i profumi che sprigionano, con la loro consistenza avvolgente. Ecco qui, Zuppa di orzo perlato e ossobuco.
Non sempre bellissima da presentare, la zuppa si fa perdonare questa mancanza perché regala il suo sapore intenso che conquista sia il gusto che l’olfatto.
L’orzo perlato è molto raffinato come cereale e in questo processo perde una buona parte di elementi intrinseci in particolare modo le fibre; il vantaggio essenziale invece è quello legato alla gestione in cucina. Ha tempi di ammollo minimi se non nulli (affidiamoci ai consigli riportati sulla confezione in merito a questo).
Aggiungendo l’ossobuco diventa un piatto unico molto interessante. Il tocco pugliese? Il nostro olio, l’extra vergine d’oliva di Andria.
Un olio d’eccellenza quello dell’azienda Piccolo di Andria, estratto a freddo unicamente mediante procedimenti meccanici. La varietà “coratina” dal sapore deciso regala al mio piatto quel valore aggiunto che solo in Puglia si può trovare.
Come si prepara?
Scaloppare l’ossobuco con una brunoise di sedano carota e cipolla.
In una casseruola, preferibilmente in terracotta, far rosolare sedano, carota e cipolla con olio e alloro (facoltativo peperoncino e paprica affumicata).
Aggiungere l’orzo perlato, precedentemente lavato sotto acqua corrente, tostare, sfumare con il vino bianco. Aggiungere l’ossobuco. Coprire abbondantemente di acqua e cucinare per un’ora e mezza. Aggiustare di sale, aggiungere una patata tagliata a pezzettoni e continuare la cottura per
ancora un’ora.
La Zuppa di orzo perlato e ossobuco è un primo piatto che vi farà venire voglia di camino, di un calice di buon vino e di buoni amici.
Niente di meglio per lasciarti ispirare!